Indennità per lavoro ridotto (ILR): cosa, come, chi? (Update)

A causa dell'epidemia legata a Covid-19, diversi media - stampa e radio - hanno deciso di ricorrere a orari di lavoro ridotti. Di cosa si tratta?

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Update del 21.03.2020

In seguito alla conferenza del Consiglio federale del 20 marzo, il governo ha emanato un'ordinanza sulle misure nell’ambito dell'assicurazione contro la disoccupazione in relazione al coronavirus.

La presente ordinanza amplia il campo di applicazione dei beneficiari della prestazione ILR. I giornalisti che detengono azioni di una persona giuridica (SA o Sàrl) e che sono allo stesso tempo dipendenti potranno beneficiare di indennità di disoccupazione parziale. Un giornalista che è, ad esempio, azionista unico e dipendente di una società a responsabilità limitata ha diritto all'indennità. Possono beneficiare dell'indennità anche i giornalisti con contratto a tempo determinato.

Il periodo di attesa è abolito.

Queste modifiche entrano in vigore con effetto retroattivo il 17 marzo 2020.

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Base giuridica

L’indennità per lavoro ridotto (ILR) è disciplinata dagli articoli 31-43 della legge federale sull’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza (LADI) e dagli articoli 46-64 della rispettiva ordinanza d'esecuzione (OADI).

Ammissibilità

Un'azienda che soddisfa determinate condizioni è autorizzata a utilizzare la ILR quando non è più in grado di fornire lavoro ai propri dipendenti. L'obiettivo è quello di garantire il pagamento degli stipendi e al tempo stesso evitare che i datori di lavoro ricorrano a licenziamenti.

Per avere diritto all'ILR, il dipendente deve contribuire all'AVS e non aver raggiunto l'età minima di pensionamento. I collaboratori esterni regolari (freelance) assimilati ai lavoratori dipendenti ai sensi del CCL rientrano nell'ambito di applicazione dall’ILR. Alcune categorie di persone sono escluse dal beneficio di questa indennità: è il caso delle persone il cui orario di lavoro non è controllabile o dei coniugi di amministratori o dirigenti d'azienda.

Procedura semplificata nel contesto di Covid-19

Di solito, la richiesta della ILR segue una rigorosa procedura amministrativa. In considerazione del contesto di Covid-19, la SECO ha deciso di semplificare la procedura limitando il numero di domande a cui le imprese dovevano rispondere e non richiedendo più il modulo di approvazione ILR. D'altro canto, i dipendenti devono comunque fornire il loro consenso e il datore di lavoro è tenuto a dichiarare per iscritto che i suoi dipendenti hanno dato il loro consenso. Si ricorda ai datori di lavoro che il contesto sanitario non li esonera dall'obbligo di consultazione derivante dalle CCL nella Svizzera francese.

Per poter utilizzare la procedura semplificata, il datore di lavoro deve dimostrare che la perdita di lavoro nei media è dovuta alla comparsa del coronavirus.

Importo

Una volta che l'autorità cantonale competente - la sezione del lavoro cantonale - avrà dato una prima risposta favorevole, il datore di lavoro potrà chiedere un risarcimento per la perdita del lavoro alla cassa di disoccupazione. La cassa di disoccupazione erogherà l'80% del mancato guadagno preso in considerazione, ma spetta all'azienda anticipare le prestazioni. Si noti che il compenso sarà, come la retribuzione, soggetto ai contributi previdenziali per garantire la continuità della copertura dei dipendenti. Inoltre, il Consiglio federale ha ridotto il periodo di attesa a un giorno.

Conclusione

Va da sé che, poiché lo scopo dell'indennità ILR è proprio quello di prevenire i licenziamenti, i media non possono usare il contesto sanitario come scusa per rescindere i contratti, imporre vacanze forzate o chiedere un risarcimento per eventuali ore di lavoro straordinario.

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