Non ci sarà alcun dietrofront nella riduzione dei posti di lavoro. La maggior parte dei tagli (35,6 equivalenze a tempo pieno) sarà decisa entro la fine di gennaio. I colloqui individuali con i redattori non sono infatti stati sospesi. Indifferente alle richieste della commissione del personale, la direzione ha iniziato a comunicare i licenziamenti, i prepensionamenti a condizioni svantaggiose e le riduzioni forzate dei tempi di lavoro. In seno alla redazione questo approccio brutale e precipitoso ha creato un clima di tensione estrema e messo alcune persone in una situazione drammatica. Il numero totale di posti soppressi non è diminuito e si è mantenuta la ristrutturazione così come è stata decisa. Ciò avrà quali conseguenze che le rubriche estero, cultura, economia (quest´ultima sarà trasferita all´AWP) spariranno.
La risoluzione indirizzata dai giornalisti dell´agenzia alla direzione al termine dello sciopero d´avvertimento è stata letteralmente spazzata via. La commissione di redazione dell´ats è indignata per la risposta ricevuta. È inoltre estremamente delusa dall´atteggiamento della direzione, ma anche da quello del consiglio di amministrazione, che non sembrano preoccuparsi della situazione creatasi in seno all´ATS.
I consiglieri nazionali Gerhard Pfister (PPD), Thierry Burkart (PLR), Nathalie Rickli (UDC), Matthias Aebischer (PS) e Regula Rytz (Verdi) hanno peraltro apertamente criticato la direzione dell´ATS.
L´Agenzia telegrafica svizzera ha appreso oggi che Sandra Jean ha rassegnato le dimissioni dal cda, indicando di essere in disaccordo con le scelte strategiche intraprese per ristrutturare l´ats. Direttrice delle redazioni del quotidiano Le Nouvelliste e responsabile delle riviste del gruppo editoriale romando ESH (Editions Suisses Holding) ha comunicato la sua partenza al consiglio di amministrazione all´indomani dello sciopero del personale.
Dal canto suo l´associazione Schweizer Medien si riunisce oggi per evocare il caso dell´ats, stando a diversi media. La redazione dell´agenzia, toccata da una soppressione di posti colossale, chiede che si trovino delle risposte affinché si restauri un rapporto di fiducia tra i giornalisti e la direzione, rapporto attualmente rotto.
Anziché rafforzare la fiducia tra i giornalisti prima della fusione annunciata con l´agenzia fotografica Keystone e incoraggiarli ad assumere un posizione attiva in questo grande progetto multimediale, la direzione sta procedendo a licenziamenti, generando una "fuga di cervelli". La prima vittima delle sue decisioni sarà la qualità del futuro servizio che fornirà l´ats ai suoi clienti. Il destino della sola agenzia plurilingue della Svizzera è seriamente minacciato.